A destra e a sinistra di Genova ci sono due cittadine col nome di Sestri.
In realtà solo il nome di quella di ponente deriverebbe dalla distanza da Genova, che sarebbe stata segnata da una pietra miliare posta sull’antica strada romana.

SESTRI PONENTE

L’esistenza di un borgo chiamato “Sextum” appare sui documenti solo nel 1001. In realtà nella zona pianeggiante dove adesso c’è il centro della cittadina, c’era all’epoca un golfo chiuso tra le due colline. Il golfo si è progressivamente riempito a partire dal secondo millennio con materiali trascinati dai torrenti locali e dalle correnti marine.

Per questo motivo l’abitato si è sviluppato sulle alture, il primo borgo essendo quello di San Giovanni, situato sulla collina a ponente. Con lo sviluppo della piana, detta Priano, l’abitato si è progressivamente esteso verso il mare. La chiesa principale di Sestri, Nostra Signora Assunta, adesso al centro del paese, fu costruita nel 1610 praticamente sulla riva e le strade si sviluppano parallele al litorale.

I sestresi hanno sempre vissuto in stretta relazione col mare e, pur mutando nel tempo le loro attività principali, hanno conservato una loro specifica identità, anche dopo l’incorporazione dei paesi vicini come Borzoli e Cornigliano e l’inserimento nella Grande Genova. Tuttavia quello che resta adesso del mare sestrese è solo uno stretto canale, chiuso dalla penisola dell’aeroporto di Genova, anche se sulla riva sussistono i cantieri navali e si è creata una nuova marina.

Sestri Ponente rimane ancora il maggior centro industriale della Liguria e ha una popolazione di 44 mila abitanti (2023).

Sviluppo politico

L’ incorporazione in epoca moderna dei paesi vicini non ha alterato l’originalità di Sestri. Il centro politico, rimasto per secoli a San Giovanni, si è trasferito nella piana sottostante solo in epoca recente.

Al momento della formazione dei comuni in Italia, anche Sestri si costituì in comune retto da consoli, ma assai rapidamente dovette sottostare all’autorità di Genova. Poi solo nel 1609 ottenne di diventare un Capitanato separato da quello di Voltri, nel quale era stato incorporato con gli altri paesi di quella parte di Riviera.

Sotto Napoleone, furono costituiti due comuni separati: Sestri e S. Giovanni, riuniti solo nel 1923. Durò appena tre anni, perché nel 1926 Sestri fu incorporato nella capitale ligure in seguito alla creazione della Grande Genova. Ciò non ha impedito a Sestri Ponente di mantenere e sviluppare una sua indipendenza come centro autonomo da molti punti di vista.

Sviluppo economico

Dal basso medioevo (cioè dal 1000) l’attività principale era l’agricoltura accompagnata progressivamente dalla pesca e dal trasporto marittimo lungo la Riviera. A ciò si aggiunse la produzione di sale e il suo trasporto verso la pianura padana attraverso i crinali dell’Appennino.

Molto presto ci si rese conto della ricchezza e varietà mineraria del monte Gazzo che sovrasta Sestri: furono sfruttati il rame, l’alabastro e si produssero importanti quantità di calce, la cui qualità era molto apprezzata.

Dalla fine del Cinquecento e soprattutto nel Seicento anche a Sestri si iniziò la costruzione di grandi ville con giardino per le vacanze dei patrizi genovesi: purtroppo ne restano solo poche.

Durante il periodo napoleonico a Sestri si sviluppò ancora l’agricoltura e il traffico marittimo per merci e passeggeri, che prese poi una grande espansione dal 1820. Le imbarcazioni impiegate erano i “leudi” (piccole imbarcazioni a vela), sicuramente costruiti in loco.

Nel 1815, un sestrese formatosi in Francia (Briasco) creò un primo cantiere per grandi velieri con scafo in legno. Altri cantieri si aggiunsero rapidamente, uno dei quali aperto da un imprenditore venuto dal Belgio (Westermann). Fino all’avvento delle navi in ferro e a motore (due decenni prima della fine del secolo), Sestri rimase il maggior centro cantieristico ligure, anche se altri borghi, come Recco e Riva Trigoso, avessero produzioni rilevanti.

I cantieri, impostati sulla spiaggia, erano difesi dal mare con palizzate di tronchi, che venivano rimosse per varare le navi. L’attività cantieristica aveva sviluppato anche tutte le altre produzioni complementari, come le vele, ecc.

Verso la metà dell’ottocento è nato a Sestri anche il turismo balneare con hotel di lusso e stabilimenti sulle spiagge. Per servire il turismo e la popolazione più agiata, Sestri ebbe un proprio teatro dal 1840, poi sostituito da uno di maggiori dimensioni nel 1897. In conseguenza, la popolazione della cittadina è raddoppiata tra il 1831 e il 1871 raggiungendo i 9.600 abitanti.

La società Ansaldo, gruppo metalmeccanico inizialmente stabilito a Sampierdarena, rilevò nel 1859 il cantiere Catenacci a Sestri, dove iniziò la costruzione di navi in ferro e stabilì poi anche un’acciaieria. L’Ansaldo divenne la maggiore società industriale italiana e conobbe un enorme sviluppo a partire dal 1900, prima per la preparazione e poi per le esigenze della prima guerra mondiale. Oltre alla cantieristica civile e militare e alla produzione di acciaio, costruiva locomotive, mezzi motorizzati diversi e financo aeroplani. Entrò in crisi alla fine della guerra e fu rilevata dallo Stato, passando, più tardi all’IRI e, dopo la seconda guerra mondiale, a Fincantieri.

La classe operaia si è rapidamente organizzata. Dal 1902 ebbe una Camera del Lavoro separata da quella di Genova e ci furono manifestazioni, anche represse a fucilate.

La crisi del primo dopoguerra colpì duramente tutte le industrie di Sestri; ci furono occupazioni delle fabbriche e incursioni squadriste. L’industria si riprese poi gradualmente prima della seconda guerra mondiale ed ebbe una vera rinascita, incluse nuove attività, negli anni del boom economico.

SESTRI LEVANTE (e Riva Trigoso)

Il nome di Sestri Levante non ha niente a che fare con le distanze, ma deriva da quello del borgo ivi esistente in epoca romana, chiamato Segesta Tigullorum.

Il borgo attuale, che conta più di 17 mila abitanti, è un rinomato centro turistico e commerciale, anche se conserva un’importante attività di pesca e, al di là del promontorio che chiude il golfo a levante, anche un cantiere navale moderno sulla baia di Riva Trigoso.

Inizialmente, a levante dell’ampio golfo c’era un’isola. Un istmo sabbioso creato dalle correnti l’ha collegata a terra creando, due bellissime baie: a ponente quella pacifica detta Baia del Silenzio e a levante quella animata da una marina e da stabilimenti balneari, detta Baia delle Favole.

Il paese si estende con case dipinte in stile ligure alle spalle della prima baia sino a un lungo carruggio diritto dietro la seconda.

sestri levante

Storia

All’inizio dell’alto medioevo Sestri è stato un feudo dei Malaspina e dei Fieschi. Genova vi costruì un primo castello e prese poi pieno controllo sul borgo nel 1202. Lo gestì prima come Podesteria e poi come Capitanato.

Sestri Levante fu assalito senza successo dai Pisani e più tardi nel 1432 dai Veneziani. Subì gravi incursioni saracene nel 1542 e 1607.

Nel Seicento e Settecento vi furono insediamenti nobiliari con importanti palazzi, tuttora esistenti.
In seguito Sestri partecipò alle vicissitudini della repubblica genovese, fu incorporato con lei nell’impero napoleonico, passando poi al dominio sabaudo, preludio dell’indipendenza italiana.

Economia

Da sempre Sestri Levante fu un centro commerciale collegato via terra ai passi dell’Appennino e via mare lungo le coste. La pesca ebbe un ruolo importante come pure la navigazione con i leudi, piccole imbarcazioni a vela latina, costruiti anche in loco.

Divenne un centro turistico di rilevanza a partire dalla fine dell’Ottocento, pur proseguendo le altre attività economiche.
Nello stesso periodo si ebbe anche uno sviluppo industriale, concentrato essenzialmente a levante nella zona di Riva Trigoso.

RIVA TRIGOSO

È un paese a quattro chilometri a levante di Sestri e fa parte del suo comune. Ha anche lui origini assai antiche, diviso tra Trigoso sulla parte collinare e Riva lungo il mare.

Villaggio di pescatori, già nel medioevo vi si costruivano i leudi.
La sua lunga spiaggia sabbiosa è divisa in due parti dal letto del torrente Petronio, a ponente la zona balneare e a levante la zona industriale.

Un cantiere navale vi fu fondato nel 1897 da Piaggio, ebbe un importante sviluppo sino alla metà del Novecento, conobbe poi una crisi, ma è tuttora attivo specializzato nella costruzione di navi militari.

Per decenni funzionò a Riva anche un’acciaieria per la produzione di tubi, chiusa nel 1982.
Il villaggio di pescatori si estende lungo la spiaggia ed è famoso per la sua zuppa di acciughe, detta “bagnun”.

Fonti bibliografiche
G. Mercenaro, Le cronache di Sestri Ponente, Toluzzi ed.,1968.
Diversi siti Internet.

Articolo di Emiliano Fossati